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Poesie
Es blühte kei Stern in jener Nacht
Und niemand war, der für uns bat.
Ein Dämon nur hat im Dunkel gelacht.
Seid alle verflucht! Da ward die Tat.
E non fiorirono stelle quella notte
E nessuno c'era che per noi pregasse.
Solo un demonio rise nella notte.
Siate dannati tutti! E allora accadde.
Il libro
L’intensità espressiva degli accoppiamenti, delle costellazioni verbali, la forza denotativa della terminologia di Trakl – soprattutto di quella legata alla tematica notturna – allinea e combina, non i segni, ma le cose stesse significate: la «putredine», la lebbra che divora volti e oggetti, ma anche l’oro dei giorni, la fine potente dell’anno, il grido soave del merlo, la sonata di Schubert stanno lí davanti a noi, inequivocabilmente denotati dalla forza del nominare. Trakl canta la sera e il tacere dell’Occidente, ma il suo canto è anche concreto lavoro al trapasso nella notte e nel silenzio.
Dall’introduzione di Ida Porena