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Orlando furioso
In 2 volumi
***
Si può e si deve ritornare alla prima
redazione per cogliere nel suo momento
di freschezza vitale l'invenzione
ariostesca. Percorrere questo secondo
tracciato retrogrado (meno battuto
dai critici) significa lasciare indietro
le aggiunte celebrative e gli aggiustamenti
diplomatici, uscire dall'incanto
dell'armonia e recuperare le articolazioni
fantastiche nel loro nativo
movimento, riportarsi nell'orizzonte
più raccolto e familiare della prima
esperienza ariostesca. D'accordo sulla
bellezza di molte aggiunte del 1532,
sulla perfezione dei ritocchi di stile e
di struttura; ma nel primo Furioso c'è
una libertà, una gioia di esprimersi,
una felicità che il totale impegno formale
forse sacrificò in parte.
Cesare Segre
Il libro
Il 22 aprile 1516 usciva a Ferrara, presso l’editore Giovanni Mazocco, la prima edizione dell’Orlando furioso. Ariosto coronava così il lavoro di una dozzina d’anni, ma le cose non sarebbero finite lì. Per il poeta iniziò subito un periodo di revisione del suo capolavoro che avrebbe portato all’edizione intermedia del 1521 e a quella definitiva del 1532. Questo lavoro di riscrittura avrebbe indotto l’autore ad ampliare il poema portandolo da quaranta a quarantasei canti, a ristrutturare l’intreccio dei vari episodi, e soprattutto a cambiare profondamente la lingua adeguandola ai dettami ispirati alle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo, che nel frattempo si stavano imponendo fra i letterati italiani di ogni regione. Dunque il Furioso che tutti leggono normalmente è scritto nel toscano letterario esemplato sui grandi trecentisti, quell’italiano che ha costituito la lingua letteraria dominante fino ai primi del Novecento. Il primo Furioso, invece, assemblava liberamente il toscano con molti latinismi, con il lessico del volgare padano, con svariati termini dell’espressività popolare. Una lingua imperfetta ma molto creativa, quasi inventata ottava dopo ottava. L’edizione qui proposta offre il testo del Furioso originario con un ampio commento sugli elementi caratteristici di questa lingua, sottolineando tutti i passaggi più rilevanti che avverranno nell’edizione definitiva.