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Antica lirica irlandese
Giungono candidi uccelli, | aironi, gabbiani, | il mare canta per loro | e non è musica triste; | bruni urogalli si levano | dall'erica rossa.
Il libro
In questi testi, nati in ambiente monastico, la poesia della natura diventa il luogo privilegiato di maturazione di una lirica intima e autobiografica, che può esprimere tutta la gamma dei rapporti del monaco con la realtà: la solitudine, il lavoro, i timori per le minacce alla sua libertà, la nostalgia della sua terra, persino il ritrovato equilibrio di vita quotidiana da parte di chi, lontano dall’Irlanda sconvolta dagli invasori, gode la compagnia di un gatto. L’amore è l’altro tema di una lirica emotivamente intensa, caratterizzata dal vario articolarsi in essa di un medesimo conflitto tra la vitalità e la caducità, tra la gioia dell’amore e lo strazio del distacco e della morte. La visione ambivalente e drammatica che ci è qui data trattiene in sé l’impronta di un conflitto non placato che è anche una tensione non risolta tra concezione pagana e cristiana della vita.