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Tre donne
Questo volume raccoglie i racconti di Tre donne (1924) e i due di Incontri (1911). Sono indimenticabili ritratti di donne (e di uomini) colti nel magma interiore dei loro sentimenti o, per dirla con Musil stesso, nella «logica scivolosa dell'anima». Tutti i personaggi dei cinque racconti sono trascinati e sommersi dagli istinti come da «una grande ondata purpurea», la loro coscienza sembra perennemente avvolta da una luce ambigua che anticipa quella del Doppio sogno di Schnitzler. Una rivoluzione nel rappresentare il rapporto tra i sessi che, per certi versi, ha inaugurato la letteratura contemporanea.
Il libro
«Questi racconti ci appaiono a volte quasi brutali nel loro affrontare in modo esplicito gli abissi e le “tentazioni” dell’eros».
Dalla prefazione di Paola Capriolo
Grigia, la contadina di un paese di montagna alle prese con un amante cittadino e con un marito geloso.
La portoghese, che amava vagabondare nei boschi, sposa di un nobile del Sud Tirolo, più interessato a questioni di guerra che a questioni d’amore.
Tonka, una commessa viennese, donna semplice ma dall’animo oscuro, inconoscibile anche per il colto giovane che con scandalo familiare ha deciso di vivere con lei.
Claudine, divisa tra suo marito e il desiderio per uno sconosciuto, possibile amante.
Veronika, anche lei impegnata in un triangolo mentale attraversato da inquientanti ricordi d’infanzia.
Le cinque donne di questi racconti sono impegnate in geometrie sentimentali in bilico tra realtà e sogno, dove amore e gelosia, abitudine e istinto sembrano scivolare in una dimensione altra, insondabile, governata dal dubbio.