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La Ratta
Il futuro dell'uomo è la sua autodistruzione?
Il libro
«Chiuso. Voi uomini c’eravate una volta. Siete dei fu, il ricordo di una follia… In futuro nient’altro che ratti».
È l’apocalisse prossima ventura cosí come la vede Günter Grass, o meglio cosí come gliela rivela in sogno la Ratta sapiente, simbolo e presagio dell’èra post-umana. Un day after a cui concorrono scorie radioattive, piogge acide, fusti che colano veleni, discariche immense e naturalmente l’incombere della catastrofe termonucleare. A salvarsi dalla distruzione sarà solo il grande popolo dei ratti che prospera sui rifiuti dell’uomo e resiste al disastro ecologico nelle fogne diventate rifugi antiatomici. Una degenerazione universale in cui è coinvolto anche il romanzo come struttura narrativa, una matassa di storie che si rincorrono, si perdono, si ritrovano.