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La fortuna dei Meijer
Quattro generazioni di una famiglia ebraica: gli amori, i momenti di felicità e di disperazione, le lotte per integrarsi e per imporsi, in un romanzo che conquista subito il lettore e non lo abbandona piú, facendolo sperare, soffrire, divertire, vivere con i Meijer.
Il libro
Nell’Ottocento gli ebrei svizzeri erano confinati in due villaggi.
Uno di questi è Endingen, dove vivono felicemente il probo commerciante di bestiame Salomon Meijer e la sua famiglia. Una sera del 1871 alla loro porta si presenta un lontano cugino che afferma di essere stato ferito nella battaglia di Sedan e di volersi stabilire dai suoi unici parenti. Nessuno in quella pacifica casa intuisce quanti cambiamenti porterà quell’estraneo nelle loro esistenze. Perché Janki, cosí si chiama il giovane, è sí un po’ sbruffone, ma ha anche il fiuto degli affari e molto spirito di iniziativa, e quindi nel giro di pochi anni non solo avrà sposato una delle ragazze di casa ma sarà il padrone di un fiorente negozio di stoffe francesi a Baden, la città piú vicina.
La saga dei Meijer si snoda da qui per oltre settant’anni e quattro generazioni: dall’elegante François, che pensa di essere piú furbo degli altri, a Désirée, che avrà un unico grande, infelice amore, sino a Hillel, intenzionato a lasciare la Svizzera per contribuire a fondare una nuova patria.