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I cuccioli. I capi
Due importanti tappe del processo creativo di Mario Vargas Llosa.
Il libro
I capi (Los jefes) è una raccolta di racconti del 1959 che, se si eccettua l’opera teatrale La fuga dell’Inca, rappresentata nel 1952, si pone come base, come punto di partenza di una ricerca che si concretizzerà piú avanti in testi memorabili come La città e i cani e Conversazione nella “Catedral”. Sei racconti in cui sono presenti molti dei “luoghi” dell’autore: gli studenti, la politica, gli spazi urbani delle città, tra poveri sobborghi e quartieri della borghesia, l’interno del Paese, la miseria… I cuccioli (Los cachorros) è invece un romanzo breve del 1967 che racconta la storia di un ragazzino che viene castrato da un cane. La vicenda, raccontata dalle diverse voci e dai differenti punti di vista dei suoi amici, diviene cosí storia della distanza che mano a mano separerà sempre piú il protagonista dalla società che lo circonda. Una storia dura e acida, ma al tempo stesso di incredibile “musicalità” letteraria.