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Il gioco della notte
Quattro ragazzi, la notte di Capodanno. La festa, l'ebbrezza, un gioco in cui la posta diventa sempre piú alta. Camilla Läckberg scandaglia magistralmente gli abissi dell'adolescenza e il luogo piú oscuro e minaccioso che ci sia: la famiglia.
Il libro
Mentre fuochi cadono come paracadute colorati e girandole luminose esplodono in cielo, Max, Liv, Anton e Martina festeggiano tra di loro la fine dell’anno. Ragazzi ricchi, belli, viziati, indossano una maschera impeccabile dietro cui però nascondono odio e dolore. Il catering serve aragoste, caviale, champagne e i quattro attingono anche alle bottiglie da collezione che sono in cantina. Amoreggiano, fumano, spiano i genitori nella casa vicina. E iniziano a giocare. Dapprima Monopoli, poi Obbligo o Verità. Ma ben presto un passatempo un po’ malizioso deflagra nell’occasione per mettersi a nudo e liberarsi, finalmente, del peso della verità.
«Grazie a un fine lavoro psicologico, Läckberg entra nella testa di quattro adolescenti − le paranoie dell’età, i traumi, la paura che si veste da sfrontatezza, la tensione sessuale − e li descrive come cuccioli feriti, ma pericolosamente arrabbiati».
Jessica Chia, «Corriere della Sera»