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Il diario di un pazzo. Il naso
Ivan Jakovlevic frugacchiò cauto con il coltello e tastò col dito. «È consistente! - disse tra sé e sé. - Che diavolo sarà?» Ci infilò le dita e ne cavò... un naso! Ivan Jakovlevic restò di stucco; si fregò gli occhi e riprese a tastarlo: era un naso, proprio un naso! E per di piú gli pareva un naso conosciuto.
Il libro
Due dei racconti piú celebri usciti dalla penna di Gogol¿ e che meglio danno corpo alla sua forza immaginifica e alla sua originalità linguistica. Il maggiore Kovalev del Naso, alla ricerca strenua e bizzarra della prominenza staccatasi dal suo viso, vaga per la città, e l’impiegatuccio Popriscin del Diario di un pazzo, assurto nella sua mente turbata ai fasti del trono di Spagna ma che nella cruda realtà è confinato in un mesto manicomio. Questi i personaggi che popolano le pagine di un maestro indiscusso del grottesco e di quel «realismo fantastico» di cui è stato progenitore.