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I fratelli Karamazov
Il romanzo piú grandioso che mai sia stato scritto.
Sigmund Freud
Il libro
Non è certo un caso che tre capolavori della letteratura di tutti i tempi trattino lo stesso tema, il parricidio: alludiamo all’Edipo re di Sofocle, all’Amleto di Shakespeare e ai Fratelli Karamazov di Dostoevskij. In tutte e tre le opere è messo a nudo anche il motivo del misfatto: la rivalità sessuale per la donna.
Dallo scritto di Sigmund Freud su «Dostoevskij e il parricidio»
«Iniziando la biografia del mio eroe, Aleksej Fëdorovic Karamazov, mi sorprendo in una certa titubanza. E infatti: benche io chiami Aleksej Fëdorovic il mio eroe, sono il primo a sapere che si tratta di tutt’altro che d’un grand’uomo, e quindi prevedo pure che mi verranno inevitabilmente rivolte domande di questo genere: che cosa rende significativo il vostro Aleksej Fëdorovic, dato che voi lo avete scelto a vostro eroe? Che ha mai compiuto di bello? A chi è noto, e a che proposito? Per qual ragione io, lettore, debbo spender del tempo nell’informarmi dei fatti della sua vita? Quest’ultima domanda è veramente cruciale, giacche ad essa posso rispondere solamente: – Forse, lo vedrete da voi leggendo il romanzo -.Va bene: ma se il romanzo si leggerà e non si riuscirà a cogliere, a trovare un accordo sulla significanza del mio Aleksej Fëdorovic? Dico cosl, perche con amarezza prevedo già come andranno le cose. Per me, egli è significativo, ma dubito profondamente di riuscire a dimostrarlo al lettore. Il fatto è che si tratta bensí, a guardar bene, d un uomo d azione, ma d un uomo d’azione non ben definito, non ancora chiaritosi compiutamente. Sarebbe strano, del resto, in un’epoca come la nostra, esigere dagli uomini la chiarezza. In una cosa, indubbiamente, si può convenire: siamo in presenza d’un uomo strano, anzi addirittura d’uno stravagante. Ma la stranezza e la stravaganza sono piuttosto un dato negativo che non un titolo alla considerazione, specialmente quando l’aspirazione di tutti è di riunire insieme le particolarità individuali, e di trovare un qualche senso generale alla universale insensatezza. Lo stravagante invece, nella maggior parte dei casi, è particolarità e idiosincrasia. Non è forse cosí? Certo che se voi non consentiste con quest’ultima tesi, e rispondeste: non è cosi, oppure: non sempre è cosi, io, lo confesso, mi sentirei piú ottimista sul conto del mio eroe Aleksej Fëdorovic».