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Sudore
È immenso il caseggiato al numero 68 di rua Pelourinho. Ne è passato di tempo dall'epoca della schiavitú, ma di fatto gli schiavi esistono ancora...
Il libro
Nei centosedici locali dell’edificio abitano piú di seicento persone. Un mondo senza igiene né morale, popolato da operai, venditori ambulanti, ladri, prostitute, gente di tutti i colori e di tutte le nazionalità, il cui unico elemento comune è costituito dalla lunga scala che si inerpica all’interno del caseggiato come una liana cresciuta dentro il tronco di un albero. Di questo mondo di misere esistenze alle prese con la lotta quotidiana per la sopravvivenza, l’autore narra decine di storie, patetiche e buffe, di cui sono protagonisti gli abitanti che comunque e malgrado tutto, cantano, amano, litigano, ridono, intrecciando le loro esistenze lungo la scala. E tra loro c’è anche l’ebreo errante che ha portato notizie di mondi diversi e operai che leggono volantini e spendono l’intero salario per comperarsi dei libri. Saranno questi uomini, che pronunciano parole nuove come socialismo e lotta di classe, a costruire il secondo elemento che gli inquilini avranno in comune. Basterà un episodio all’apparenza insignificante perché quel mondo variegato si ribelli come un sol uomo e diventi un unico gigante assopito dalle mille braccia, pronto a risvegliarsi.