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L’assassinio del Commendatore
LIBRO PRIMO. IDEE CHE AFFIORANO
LIBRO SECONDO. METAFORE CHE SI TRASFORMANO
Il libro
«Nell’Assassinio del Commendatore il lettore farà la conoscenza di personaggi che appaiono e scompaiono come lo stregatto di Alice: la realtà comprende tante cose, ribatte Murakami».
«la Repubblica»
«Murakami una volta ha detto che il compito della letteratura è fare i conti con le ferite emotive che rimangono per sempre, delinearne i confini e lavorare per farle guarire. È una definizione delle storie che funzionano, e il filo conduttore di tutte le sue opere».
«Rolling Stone»
«I personaggi di Murakami ci ricordano che, per quanto razionali e stabili ci possiamo credere, la vita è fuori dal nostro controllo. Non scegliamo chi amiamo o chi ci amerà né molti altri aspetti importanti delle nostre esistenze. E non solo non abbiamo tutto il controllo che pensiamo di avere, ma là fuori c’è anche molto di piú di quello che riusciamo a vedere. Scrivendo di metafore che si trasformano e idee che affiorano, facendo risuonare campane sotterranee o parlare personaggi usciti da un quadro, Murakami ci ricorda che il mondo è molto piú misterioso e incantato di quello che crediamo. E che proprio per questo è un posto meraviglioso in cui vivere».
«The Los Angeles Review of Books»
«Marie è di gran lunga la tredicenne piú affascinante della letteratura mondiale: pallida e fragile, forte e ben decisa a non sottomettersi mai».
«Die Tageszeitung»
«Murakami ha scritto un libro magistrale sui misteri della creazione, tanto intrigante quanto frenetico. Uno dei romanzi piú appassionanti dello scrittore giapponese, capace, ancora una volta, di reinventarsi».
«Lire»