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L’onorevole gita in campagna
Tokio 1922: un europeo propone a una giovane giapponese una gita in campagna, pretesto per un'avventura galante. Ma un piccolo industriale giapponese si intromette: la rigida etichetta nipponica si rivelerà cosí, in modo tragicomico, un ostacolo insormontabile per l'«onorevole» gita in campagna.
Il libro
In un caldo pomeriggio estivo passeggiano nei viali di Tokio due ragazze sui diciotto anni. Le ha notate uno straniero, in Giappone per motivi di studio. Egli invita la ragazza piú graziosa a un giro in campagna, fra due giorni, e la ragazza acconsente. Ma il caso ha portato là anche un piccolo industriale di Tokio. Egli sente discorrere di quel progetto, e ne è sdegnato. Giudica indecoroso che un illustre studioso straniero visiti i dintorni di Tokio con ragazze «del popolo». Sente il dovere di accompagnarlo. Radunerà per l’occasione un gruppo di suoi illustri conoscenti. Il disegno dello straniero è quanto mai semplice; ma sorgono ad ostacolarlo mille contrattempi. Ciascuna delle persone coinvolte nella breve avventura ne vive i preparativi, le ansie, le impressioni, le gioie e le delusioni a modo proprio. Questo piccolo classico è allo stesso tempo una narrazione umoristica, un racconto filosofico e una poetica parodia del romanzo giapponese.