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La traversata dei sensi
Un racconto erotico limpido e sensuale, una narrazione intima e coinvolgente e, insieme, un coraggioso atto di ribellione e libertà.
Il libro
«In questa vita, ad alcuni è dato di educare alle belle maniere, ad altri di formare la mente e fortificare la fede. Io non ho avuto il privilegio di dispensare né l’uno né l’altro insegnamento, visto che Dio mi ha creata con l’inclinazione al piacere e che, per di più, non so leggere né scrivere. Mi restava un solo modo per compiere un’opera buona prima di morire: iniziare all’amore qualche ragazza. In gran segreto, beninteso. Questo paese ha deciso di mettere al bando il sesso e di ammantarsi di false virtù. Se riescono a scoprirmi, mi impiccheranno».
NEDJIMA
Zobida, il cui nome «profuma di burro gustoso e si scioglie sulle labbra come zucchero», è una vedova un po’ avanti negli anni, pressoché analfabeta, ma grande esperta di faccende d’amore. A lei ricorrono le donne del villaggio come a una saggia consigliera – anche un po’ fattucchiera e maga – per ricevere aiuto e suggerimenti.
Leila è una ragazza bella e sensuale, inizialmente ingenua e inesperta, che ha gettato su di sé e sulla famiglia il sospetto di una grave colpa. Durante la prima notte di nozze l’atto sessuale non si è potuto consumare poiché l’organo genitale della ragazza – la sua gatta, la micetta, la mandorla – non ha voluto aprirsi, facendo fare una pessima figura alla virilità del marito. La colpa, si dice, è della madre, che ha fatto sigillare la figlia per preservarne la verginità e che si è dimenticata di sciogliere l’incantesimo prima di morire.
Il romanzo è il diario del viaggio che Zobida e Leila intraprendono insieme alla ricerca della donna che dovrebbe annullare l’imbarazzante stregoneria. Ben presto però, l’esplorazione nello spazio, ricca di incontri e avventure, diventa per Leila un viaggio di formazione erotica e sentimentale, un vero percorso di apprendimento che la porterà alla scoperta del proprio corpo, in ogni sua parte, e alla conquista di una libertà inattesa.
Uscendo dai confini-limite del villaggio, la giovane scopre la bellezza della natura dove il corpo può muoversi libero e danzare e dove, sotto la guida esperta di Zobida, può imparare un piacere intenso e generoso. Un piacere provocato in vari modi: da lei stessa, da un’altra donna o da quell’essere tanto temuto che è l’uomo.
Con tramonti mozzafiato sullo sfondo e fra rovine di città senza tempo, molte sono le avventure delle due donne e molti gli incontri: miseri contadini e ricchi sceicchi, amanti focosi e uomini impotenti, fanciulle abbandonate e mogli infelici, scaltri poeti e cantori appassionati. Fino a un finale inatteso, all’insegna della sorpresa e delle rivelazioni.
La traversata dei sensi è un racconto erotico limpido e sensuale, una narrazione intima e coinvolgente e, insieme, un coraggioso atto di ribellione e libertà.