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Boule de suif. Boule de suif
Una prostituta sacrifica la sua dignità e il suo amor di patria per salvaguardare gli interessi di un gruppo di conoscenti: con lo stile teso e sobrio che gli è proprio, Maupassant mette impietosamente in luce la bassezza morale della borghesia francese del suo tempo.
Il libro
Durante la guerra franco-prussiana del 1870, una carrozza va verso Dieppe. I passeggeri sono alcuni rappresentanti della buona società, due suore, un celebre democratico e una giovane prostituta, chiamata Boule de suif, palla di sego, per la sua grassezza. È una ragazza gentile, Boule de suif: divide le sue provviste con gli altri, detesta il nemico tedesco con patriottismo e convinzione, e i suoi compagni di viaggio sembrano accoglierla nella loro cerchia. Ma sembrano soltanto: poiché, non appena un ufficiale prussiano impedirà al gruppo di proseguire il viaggio pur di passare una notte con Boule de suif, nessuno tenterà di salvarla – anzi: tutti tenteranno di persuaderla con ogni mezzo, piú o meno subdolo, a sacrificarsi e ad accettare le proposte del prussiano. Scritto nel 1880 e salutato come manifesto del naturalismo, Boule de Suif, che qui ritorna nella traduzione fedele e asciutta di Mario Fortunato, già pubblicata nella serie “Scrittori tradotti da scrittori”, è l’osservazione acuta e satirica della borghesia francese, della sua vigliaccheria ammantata di rispettabilità.