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Allah superstar
Se vuoi parcheggiare un Boeing a Manhattan, è difficile evitare le Torri gemelle.
Il libro
Al centro di questa scatenata tragicommedia c’è un diciannovenne arabo che nella sua lingua sgrammaticata, da una periferia povera e marginale, mette su uno spettacolino monologante dove attacca tutti, dalla Jihad ai giovani pacifisti.
Lo scandalo di una campagna pubblicitaria provocatoria lancia il giovane Kamel nel mondo dello spettacolo, fino alla definitiva consacrazione alla celebrità grazie all’agognata fatwa, la famosa condanna del mondo musulmano, il mezzo piú rapido per «diventare alla moda».
Un finale imprevedibile chiude un libro irriverente e senza mezze misure in cui convivono la PlayStation e le teorie del complotto, il Grande Fratello e il Corano, le Nike ultimo modello e il terrore di un attentato.
«Facendo il verso a un genere popolare come il comico da cabaret, ma senza mai rinunciare all’ambizione letteraria, Y. B. rinnova il romanzo come Jim Jarmush o i fratelli Coen hanno fatto con il cinema. Senza ombra di dubbio Y. B. s’impone come il miglior romanziere francese di questa stagione».
Les Inrockuptibles
«Un romanzo pieno di trovate, di personaggi eccentrici, di scene comiche, ma soprattutto di formule folgoranti in grado di distruggere cinquant’anni di storia francese. Il vero libro di un autentico scrittore».
Paris Match
Un giovane musulmano, immigrato in Francia, sogna di diventare una celebrità. Ma, convinto che «per gli Arabi è piú facile entrare a Al Qaeda che in Tv» e che «se sei abbronzato in questo paese hai due possibilità: o fai paura o fai ridere», pensa bene di fare entrambe le cose e diventa un comico-kamikaze.
Un romanzo blasfemo e divertente, che mescola Bin Laden e Woody Allen, religione e spettacolo, in una feroce irrisione del fondamentalismo e della società globalizzata.
«Un magnifico e divertentissimo one-man-show».
Le Nouvel Observateur
Scritto da un algerino residente a Parigi, ecco un romanzo intelligente, caustico, iconoclasta che mette in scena un personaggio indimenticabile. Candido ed estremista, Kamel, con la sua voce di adolescente, è una sorta di «Céline musulmano dei giorni nostri che dipinge la periferia col pennello tra i denti». Il risultato è un romanzo post-post coloniale, un libro al vetriolo, anzi al tritolo, che non risparmia nessuno, che ci svela che «il re è nudo», tra due fulminanti battute e un rap.
Y. B. inventa una storia dove precipitano le chiacchiere degli integralisti di ogni genere e degli imam, l’arroganza degli intellettuali, il messaggio evangelico, il voyeurismo morboso di chi assiste allo scontro tra Occidente e Oriente come fosse uno spettacolo televisivo, e l’ingordigia dei media che fagocitano tutto in un gigantesco talk-show globale.