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Un lento apprendistato
Tutti i racconti di Thomas Pynchon in una nuova traduzione.
Il libro nel quale il maestro di un'intera generazione di scrittori, americani e non, ha dato voce e corpo alla sua personalissima
e ambiziosa idea di letteratura, mettendo in scena le paranoie dell'uomo contemporaneo, le devastazioni prodotte da una scienza impazzita, la pietà per i piccoli individui schiacciati dal peso della storia.
Il libro
«Pynchon ha trasformato la letteratura americana in qualcosa di piú grande e piú forte».
Don DeLillo
Un lento apprendistato include i cinque racconti (piú la leggendaria introduzione a questo stesso libro) che Thomas Pynchon ha scritto tra il 1958 e il 1964. Pynchon racconta «a modo suo» storie di spionaggio, inquietanti incursioni nel cuore di tenebra dei sobborghi americani, avventure ambientate in gigantesche discariche di rifiuti e algidi esperimenti di fughe dal mondo. E dispiega con pienezza le sue tematiche ricorrenti: la critica all’imperialismo occidentale, la nevrastenia delle società opulente, gli splendori e le miserie della scienza e della tecnologia, l’ostinata difesa di chi è debole e non riesce a far risuonare la propria voce. Il tutto con quello stile già inimitabile, che fonde insieme slang e linguaggi tecnici, dal cinema all’economia, dai fumetti ai maestri del Novecento letterario, che lo ha reso il capofila della letteratura nordamericana piú innovativa, dal postmoderno fino ai nostri giorni.