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Troppa felicità
«Fra pochi anni, chiunque vorrà parlare di un bellissimo racconto, o di una sottile accortezza narrativa, o di una visione del mondo tanto ricca quanto inafferrabile, dirà: "Mi ricorda un libro di Alice Munro. Lo leggerò subito"».
Pietro Citati
Il libro
«L’abisso improvviso e il tempo della verità. Cosí Alice Munro riannoda i fili di esistenze sconnesse in questi racconti che colpiscono al cuore».
Franco Marcoaldi
***
Felicità? Troppa felicità? Qual è il limite entro cui ci si può dire felici? Per Alice Munro è chiaro: la felicità sta nel potenziale di spregiudicatezza della vecchiaia, l’età che permette di spingersi fino a fondo nel vortice della vita. E se poi la felicità è troppa, restano le storie. Storie di omicidi, furti, suicidi, crudeltà, bugie, che portano allo scoperto le crepe e le fratture che sfregiano silenziosamente anche le esistenze normali. E rendono visibile quello che si nasconde dietro ad ogni illusione, ad ogni tentativo di dimenticare e di distorcere ciò che è stato. Con una scrittura sempre piú consapevole e mai cosí grande Alice Munro trascina il lettore in un caleidoscopio di racconti di bellezza incandescente, animati «da un’elettricità inedita, una scarica di tremenda libertà».