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Successo
Pungente e scorretto, Martin Amis dà voce a due personaggi
opposti e complementari sfidando, al suo solito, le reazioni
scandalizzate del pubblico.
«Dopo Successo di Martin Amis la rivalità fra fratelli ha lo stesso
appeal della guerra fra i sessi, narrativamente parlando».
Hermione Lee, «The Observer»
Il libro
Mantello nero e bastone con pomo d’argento, Gregory Riding si appresta ad andare da un amico per una notte di eccessi. Prima di uscire, lancia a Terence Service, suo coinquilino e fratello adottivo, un osso già assaggiato e scartato: una ragazza appiccicosa ma che apprezza la compagnia degli uomini. È una convivenza strana, quella di Greg e Terry, fatta di complicità ostile e conflitti soffocati. In comune non hanno nulla, eccetto l’appartamento di Londra e un’ossessione per il sesso. Ma se Greg è cosí sazio da potersi permettere di fare lo schizzinoso, Terry soffre di una castità non scelta. D’altronde, in quanto ad aspetto e risorse, non può competere con il glamour del fratello. Basti dire che, mentre lui passa le sue giornate attaccato al telefono per vendere lucido da scarpe, il principe di famiglia fa il bello e il cattivo tempo in una galleria d’arte di Mayfair. Cosí, almeno, vanno le cose a gennaio. Ma, come gli imperi sorgono e crollano, nella vita il successo va e viene, e c’è sempre il rischio di stravolgimenti, soprattutto quando il punto di partenza è un po’ diverso da come viene presentato, che sia per vanità o per vittimismo. Mese dopo mese, cercando ognuno di tirare dalla propria parte il lettore, Greg e Terry si raccontano fin nei piú sordidi dettagli senza risparmiare commenti velenosi sul nemico della stanza accanto. Martin Amis non teme le critiche. Sembra, anzi, che le cerchi. In questo romanzo del 1978, già caratterizzato dai virtuosismi di forma e dalle scorrettezze di contenuto che contraddistinguono le opere successive, spinge il lettore a schierarsi per poi fargli un crudele sgambetto.