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Natura morta con custodia di sax
«Per un po' mi sono domandato
se non fosse doveroso segnalare i passi
in cui prestavo ai personaggi frasi da loro
effettivamente pronunciate nella realtà.
Alla fine, attenendomi al principio
che ha guidato tutte le altre mie scelte
in questo lavoro, ho preferito evitarlo.
È normale che i jazzisti si citino a vicenda
nei loro assolo: avvertirlo o meno dipende
dalla nostra competenza musicale.
Qui capiterà la stessa cosa. In linea
di massima considerate che quanto
leggerete è stato inventato o modificato,
non riportato. Per tutto il libro mi sono
proposto di presentare i musicisti
non com'erano ma come me li immagino
e, ovviamente, fra le due versioni
può esserci un abisso: piú che descrivere
i musicisti in azione, ho cercato di proiettare
a ritroso di trent'anni - fino al momento
in cui la loro musica fu concepita - la mia
esperienza di ascoltatore contemporaneo».
Geoff Dyer, Natura morta con custodia di sax
Il libro
Con una Nota discografica aggiornata di Luciano Viotto.
***
Nove leggende del jazz magistralmente ritratte insieme al loro mondo perduto.
Thelonious Monk che, incurante della baraonda intorno a lui, suona il Baby Steinway mezzo incastrato in cucina, con la schiena cosí vicina ai fornelli da rischiare di prendere fuoco. Lester Young perso, la notte, in una stanza d’albergo inondata dalla luce di un neon verde proveniente dalla strada. Charles Mingus che come una furia pedala al Greenwich Village attaccando briga con passanti e automobilisti e attraversando giornali, lattine vuote e cartacce sollevate dal vento. E poi Bud Powell, Duke Ellington, Chet Baker… Musicisti che hanno fatto la storia della musica jazz raccontati a partire da immagini, aneddoti e soprattutto dalla musica, in ritratti che sono veri e propri pezzi di virtuosismo narrativo.
***
«Questo libro è una vera e propria gemma».
Keith Jarrett