Marianne Macdonald

Mangiatori di loto

Chi è Patty Belle? Un’attricetta coinvolta suo malgrado in scandali politici più grandi di lei? O una femme fatale ingenua e crudele come una bambina, in grado di travolgere con il suo fascino tutti quelli che incontra? Sullo sfondo dei bruschi cambiamenti di fine millennio, tra gli echi dello scandalo Clinton-Lewinsky e le prime avvisaglie della bolla finanziaria di Internet, la vita di Lottie – trentenne londinese, intervistatrice di Vip e scrittrice frustrata con fidanzato assente e «allergico a impegnarsi» – subisce una scossa dall’incontro con la vitalità irresistibile e la bellezza sfolgorante di Patty. Novella Marilyn, quest’ultima si porta dietro un codazzo d’innamorati di entrambi i sessi, politici, attori, intrallazzatori e parrucchieri, che tratta tutti con lo stesso infantile entusiasmo, mentre tenta di dare una sterzata a una carriera fin lì traballante.
Ma quando Patty si insedia nella grande casa un po’ tetra di Notting Hill che Lottie ha ereditato da una zia, il rapporto tra le due comincia a cambiare, costringendo la giornalista a fare i conti con se stessa e la propria cronica incapacità di vivere fino in fondo la vita. L’irruzione dell’attrice nel cerchio degli amici di Lottie – il reporter Jean Pierre, fidanzato con l’energica Simone, e l’autore teatrale di grande successo Mark David, che si accompagna all’insulsa Christine – non rimarrà a lungo senza conseguenze.
E dal passato hollywoodiano di Patty riemergerà, come un fantasma, un pericoloso faccendiere implicato in un torbido affare di politica, sesso e mazzette.

«Patty Belle è un personaggio eccezionale: affascinante, sensuale, fragile e innocente… Mangiatori di loto è un romanzo avvincente e caustico al tempo stesso».

Helen Dunmore