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Le storie di Arturo Bandini
«Avevo vent'anni, allora. Che diavolo, dicevo, prenditela comoda, Bandini. Hai davanti a te dieci anni per scrivere un libro, vacci piano, allora, guardati attorno e impara qualcosa, gira per le strade. Il tuo guaio è che non sai niente della vita».
Il libro
Bandini è l’antieroe per eccellenza che cattura il lettore fin dalle prime pagine di Aspetta primavera, Bandini dove, in un inverno desolante, facciamo la conoscenza di questo quattordicenne italo-americano ancora ignaro delle proprie potenzialità e impegnato ad adorare il padre Svevo. Negli altri tre atti della saga raccolti in questo volume, La strada per Los Angeles, Chiedi alla polvere – da tutti considerato il capolavoro di Fante – e Sogni di Bunker Hill, l’aspirante scrittore vive i suoi quotidiani fallimenti senza mai riuscire a coronare i propri sogni di gloria. Immigrato, attaccabrighe, ribelle, megalomane, sprezzante e perennemente in lite con tutti, Arturo Bandini resta ancora oggi uno dei piú grandi personaggi della letteratura americana del Novecento, che fece scrivere a Charles Bukowski: «Fante era il mio dio».