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Il senso di una fine
«Il senso di una fine è uno di quei romanzi che nascono già eterni. Sembra scritto sotto giuramento: dice la verità, nient'altro che la verità... Bellissimo, bellissimo, bellissimo».
Antonio D'Orrico
Il libro
Tony Webster è un uomo senza qualità. Negli studi e nel lavoro, nei sentimenti e, c’è da scommetterci, anche nel sesso. Ma quando la lettera di un avvocato gli annuncia il lascito di cinquecento sterline e del diario di Adrian – il piú brillante dei suoi compagni di scuola, morto suicida -, la sua vita subisce una scossa. Chi gli ha destinato quell’ingombrante eredità? Quale segreto, rabbiosamente custodito, potrebbe rivelare il diario? E soprattutto, perché a distanza di quarant’anni Veronica, che lo aveva lasciato per Adrian, ricompare nella sua vita trincerandosi dietro un muro di silenzio? Nel porsi queste domande, Tony è costretto a tornare con la memoria agli anni della scuola, quando passava le giornate a bere, a discutere di letteratura o a fantasticare sulle donne. E cosí, risalendo di ricordo in ricordo, s’imbatte in risposte che, forse, avrebbe preferito non conoscere. Per imparare a sue spese che «la nostra vita non è la nostra vita, ma solo la storia che ne abbiamo raccontato».