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England, England
«Quest'ultima avventura di Barnes delizierà il suo enorme
seguito europeo. Meritatamente».
Valentine Cunningham, «The Independent»
«Barnes è un parodista perfetto, che sa mimare senza sforzo
l'elegante modo di parlare del Re annoiato e lascivo, il gergo
sincopato della classe dirigente e la verve rabelaisiana
dei magnati del fumetto».
Laura Cumming, «The Guardian»
«Il romanzo ha personaggi e passaggi memorabili, ma il suo
impatto principale dipende dalla forza delle sue idee.
Sentiremo parlare molto di England, England».
John Lanchester, «The Daily Telegraph»
Il libro
Sir Jack Pitman, un miliardario di dubbie origini, compra un’isola e vi ricostruisce il meglio dell’Inghilterra: i turisti possono ammirare il Big Ben la mattina, visitare Westminster di pomeriggio, recarsi a Stonehenge di sera… Pitman importa perfino delle attrazioni vive e vegete: la stessa famiglia reale, adescata con promesse sulla popolarità che potrebbe ricavarne, si ritrova a salutare la folla da Buckingham Palace, per quindici minuti al giorno – come da contratto. Attirati da questa finta Inghilterra in cui tutto funziona, presto i turisti internazionali snobbano quella vera; e gli inglesi, dal canto loro, cominciano a emigrare sull’isola, mentre l’Inghilterra originale perde prestigio e popolazione e ripiomba in un secondo Medioevo… Con questo romanzo Julian Barnes, uno dei piú apprezzati autori inglesi degli ultimi anni, ha scritto non solo una storia grottesca e parodica contro tutti i miti e le false tradizioni, ma anche una sorta di parabola sulla ricerca dell’autenticità.