-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Chicago,1957
Chicago, fine degli anni Cinquanta. Tre uomini disperati. Due settimane. Un incontro truccato. Soldi, allibratori, giornalisti a caccia di guai.
E il volto oscuro di una città.
Uno dei libri piú potenti che siano mai stati scritti
sul mondo della boxe.
«Chicago: gli ebrei la possiedono, gli irlandesi la gestiscono, i negri ci vivono».
Il libro
Bobby Lipranski è un allenatore in disgrazia che ha un conto in sospeso con la mafia per un affare di droga andato male. Al Kelly è un bookmaker ormai fuori dal giro. Junior Hamilton è un pugile nero davanti al match della vita. Ci sono quattordici giorni prima della grande sfida, e truccare l’incontro è l’unico modo per salvarsi la pelle. Si aprono le scommesse, si alzano le quotazioni, ma le cose cominciano ad andare storte. Poco prima del grande match saltano fuori due cadaveri, e dal passato di Junior un segreto affiora in superficie, minacciando di buttare all’aria i piani di tutti. Tagliente, rigoroso e denso di storie di quegli anni, Chicago, 1957 è un romanzo carico di tensione, nella tradizione di James Ellroy e Elmore Leonard. La scrittura di Steve Monroe pare sgorgare direttamente dai titoli dei giornali dell’epoca, e corre a perdifiato fino all’ultima pagina.
«Dialoghi perfetti, atmosfera noir, dettagli affascinanti: questo è un debutto travolgente, che ricorda il primo George Pelecanos».
Booklist
«Un romanzo intenso e feroce, con un finale degno di Hemingway».
Kirkus Review