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Cane giallo
«Martin Amis usa un linguaggio elettrico. Capisco l'euforia di chi gioca cosí con le parole. Inventare un nuovo modo di descrivere la vita moderna è una scoperta inebriante...»
Saul Bellow
Il libro
Quando il «marito da sogno» Xan Meo viene aggredito per vendetta in un pub londinese, insieme al trauma cranico porta a casa disturbi della personalità e un’idea fissa: il sesso. Con l’entusiasmo e la determinazione del neofita, il modello di virtù famigliari diventa un anti-marito e anti-padre.
Veniamo introdotti nei mondi capovolti di Clint Smoker, il giornalista che si firma «Cane Giallo», schiavo del Viagra; Joseph Andrews, il malavitoso che crede di essere un personaggio di Henry Fielding; e Royce Traynor, un cadavere che cerca, persino da morto, di far precipitare l’aereo su cui viaggia la moglie. Nel frattempo, esploriamo le disavventure boccaccesche di una famiglia reale allo sbando: un Enrico IX ricattato perché, sfortuna vuole, la figlia Vittoria è stata filmata in pose compromettenti.
«Se nel tuo cuore alberga l’ammirazione per l’estrema bellezza femminile, potrai rifarti gli occhi su mia moglie – la bocca, gli occhi, gli zigomi aerodinamici (e la luce di un’alta intelligenza: andava fierissimo dell’intelligenza di lei). O ancora, se la tua anima si scioglie al vivo ardore di un’infanzia mirabilmente graziosa, sana e ben educata, allora ci invidierai le nostre – E via. E avrebbe potuto continuare: Ma io, d’altronde, sono un marito da sogno: genitore al 50% con la madre, amante tenero e puntuale, sostentatore affidabile, divertente compagno, tuttofare versatile e disponibile, cuoco fine e accurato, nonché talentuoso massaggiatore che, per giunta (e malgrado occasioni il cui attributo più esatto sarebbe “ampie”), non farfalleggia mai… La verità era che lui sapeva cosa significasse essere un cattivo marito, un marito da incubo; che lo aveva provato la prima volta; ed era stata una catastrofe…»