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Baciarsi a Manhattan
Il mosaico delle solitudini di una comunità di personaggi eccentrici che risiedono nello stesso palazzo di Manhattan. Una divertente e tenera commedia newyorkese.
Il libro
«… io non scopo, su espresso ordine di Dio. Non sono vergine – ho commesso anch’io qualche mancanza – ma conosco le regole almeno quanto voi. Seguirle o meno è solo affar vostro, e se quello che state cercando è una discussione, potete rivolgervi a un gesuita. Quello di cui voglio parlare, quello che voglio onorare, è la più bella creazione del pianeta: il corpo femminile».
Che a New York succeda di tutto, si sa. Che nei vecchi edifici adorni di doccioni e cariatidi grottesche incombenti sulla distesa di Central Park si celino manifestazioni antropomorfe del Bene e del Male, anche. Ma le incarnazioni immaginate da David Schickler – tutte residenti nel mitico Preemption Building – sono ultracontemporanee, echeggiano di Sex and the City e di American Psycho, oltre che di Rosemary’s Baby.
Storie d’amore e di sesso, di tenerezza e di solitudine, di eccentricità e di follia si intrecciano nelle vie, nei sotterranei e nei locali di Manhattan, e i protagonisti si ritrovano poi, immancabilmente – soli, a coppie, o tutti insieme – negli appartamenti sorvegliati dal misterioso portiere Sender, trasportati dall’ascensore Otis, «il più vecchio di New York», che funziona sempre alla perfezione ed esercita su chi lo usa uno strano fascino, un influsso non del tutto normale…
Reale e insieme surreale è la città descritta da Schickler, reali e insieme surreali sono le vicende raccontate: c’è il seminterrato di un negozio del Village dove dalla fucina di un moderno Vulcano escono pietre preziose; c’è un ristorante «povero» dove aleggia Cupido e c’è un ristorante lussuoso dove aleggia Satana; c’è uno studio legale di Wall Street crocevia di incontri amorosi…
C’è una moglie devota che tutte le sere fa il bagno al marito timido; c’è un ricco investment banker che gira armato e lega al letto una diversa fanciulla ogni sera; c’è un prete che riesce a sentire dall’odore la presenza del demonio; c’è una giornalista in cerca d’amore che in totale innocenza innesca il tragicomico epilogo in cui confluiscono tutte le storie e tutti i personaggi.