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American Tabloid
Con un'introduzione inedita dell'autore.
«L'America non è mai stata innocente».
Erano killer, spacciatori, miliardari paranoici,
direttori dell'Fbi corrotti e prostitute.
Cercavano le solite cose: denaro, sesso
e potere. Hanno fatto la Storia.
Il libro
Pochi romanzi hanno inciso nell’immaginario collettivo come questo. Nel crime, c’è un prima e un dopo American Tabloid. Una rottura che è una sorta di perdita dell’innocenza: con le sue frasi cadenzate come raffiche di mitra, la vastità dell’impianto e la durezza dello sguardo, James Ellroy ha portato il noir nell’età adulta e costretto i suoi lettori a fare i conti con il passato. American Tabloid mette in scena gli uomini e le donne che hanno contribuito all’ascesa e alla caduta di John Fitzgerald Kennedy. Traccia la parabola, ipnotica e spietata, di un mito americano, dalle elezioni truccate del 1960, passando per il disastro della Baia dei Porci, fino all’iconico e fatidico mattino di Dallas, pochi istanti prima che il vestito di Jackie venga sporcato di sangue e sostanza cerebrale.
Il risultato è un affresco storico magistrale che racconta la corruzione, la sete di potere e la violenza che hanno reso l’America quella che è.
«Un affresco dantesco»
Libération
«I miei romanzi riscrivono la storia inserendola in un contesto criminale e romantico. Ritraggo la nostra storia politica come fosse un crimine di alto livello a cui partecipano golpisti innamorati in maniera turbolenta di donne forti. Tre di questi criminali formano il nocciolo di American Tabloid. Contribuiscono all’ascesa di John F. Kennedy e pianificano il suo omicidio».