-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
Raccontami una storia speciale
Nove viaggiatori in attesa di partire per l'India
si incontrano per caso nell'ufficio visti di una città
americana. Non si conoscono, e mai si sarebbero
conosciuti se un'improvvisa scossa di terremoto
non facesse crollare l'edificio.
Per sopravvivere dovranno condividere ciò che
di più prezioso nascondono: le loro storie, il segreto
che li ha portati lì, la cosa speciale del loro passato
che, forse, salverà loro la vita.
Ogni pagina di questo libro sembra rivolgere
al lettore la stessa domanda: e tu quale «storia
speciale» hai da raccontare?
Il libro
«Divakaruni è una magnifica scrittrice: illumina il mondo con la sua abilità artistica e scuote il lettore con la forza del suo sentimento».
Junot Diaz
***
«Raccontami una storia speciale abbatte il muro che divide i personaggi e le culture: ciò che resta è un coro di voci in un’unica stanza».
Jhumpa Lahiri
***
Abbiamo tutti una storia da raccontare.
«Non credo che nessuno possa trascorrere la vita senza che gli capiti almeno una cosa speciale», dice Uma ai suoi compagni di viaggio. Ma è un viaggio da fermi quello che la ragazza e altre otto persone sono costrette a compiere. Si sono incontrati per caso solo poche ore prima, in una sala d’attesa nell’ufficio consolare di una città americana: a parte il funzionario e la sua segretaria, sono tutti lì per ottenere un visto per l’India. Devono partire – chi tornare a casa, chi fuggirne, ognuno comunque in cerca di un nuovo inizio – quando all’improvviso il terremoto scuote l’edificio facendolo crollare: «fu come se un gigante avesse appoggiato le labbra sulle fondamenta e si fosse messo a urlare».
Così quelli che dovevano essere viaggiatori per l’Oriente si ritrovano intrappolati tra le pericolanti mura di uno stanzino, con il rischio che il soffitto crolli da un momento all’altro, l’acqua invada i locali o una fuga di gas faccia esplodere tutto.
Una nonna cinese che ha vissuto tanti anni in India e la sua nipotina punk e occidentalizzata, una coppia di bianchi unita più dalle reciproche debolezze che dall’amore, un giovane musulmano in cerca di risposte e un veterano ancora ossessionato dalle domande, due colleghi infedeli e Uma, una studentessa universitaria che sta preparando un esame sui Racconti di Canterbury…
E proprio Uma ha un’idea: perché ognuno non racconta la propria storia, anzi la storia di una cosa speciale che è accaduta nella loro vita? Un racconto, la condivisione di un segreto, tiene lontana la paura, allontana la tenebra, scioglie le tensioni e raccoglie le persone. Questo, per la Divakaruni, fanno le storie: salvano la vita.
Le doti narrative dell’autrice della Maga delle spezie intessono un romanzo in grado di aggiornare alla modernità e alle sue catastrofi i miti e i riti della tradizione.