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Il Libro dei Padri
Dal 1700 ai giorni nostri, l'epopea di una famiglia
ungherese che il destino dissemina in varie parti del mondo.
Dolori, lutti, amori, guerre, tradimenti, affari
sullo sfondo della grande Storia europea.
Con un tocco di polvere magica che avvolge l'intera vicenda.
Il libro
Nei momenti piú intensi della loro vita i primogeniti della famiglia Csillag hanno il dono di sentire le voci dei loro antenati e di vedere il futuro. Posseduti dalla visione, ciascuno di essi, fin dal 1705, tiene un diario – «il libro dei padri» – che viene tramandato di generazione in generazione. E attraverso le pagine di questo diario Vámos ci trasporta nel cuore della storia intima e sociale dell’Europa degli ultimi tre secoli, in un affascinante mosaico di gesta quotidiane e di grandi eventi. Fin da quando nonno Czuczor, stampatore ungherese, dalla Germania fa ritorno nella terra dei padri. E via via dai pogrom antisemiti alle lotte per l’indipendenza di metà Ottocento, dal primo conflitto mondiale allo stalinismo, dalle leggi razziali e dai campi di sterminio alla seconda guerra, fino al 1999. Ricollegandosi con straordinaria capacità inventiva alla tradizione del romanzo famigliare ottocentesco, Vámos ha creato una polifonia di voci che resistono col loro umanissimo timbro alla spietata indifferenza del tempo e della morte.
«Miklós Vámos osserva i secoli soffermandosi sui sentimenti, le sofferenze, i colpi del destino e li lega con grande bravura alla storia del suo Paese, senza attenersi troppo alle fastidiose regole della verosimiglianza».
Karl Hafner