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Anand e la conchiglia magica
Con un romanzo che unisce trama fiabesca e spiritualità orientale, Chitra Divakaruni debutta nella letteratura fantasy.
Il libro
Un ragazzino e un santone indiano in viaggio da Calcutta per riportare sulle cime dell’Himalaya una conchiglia da cui dipendono le sorti dell’umanità. Magie, ostacoli, prove da superare. E soprattutto tre virtù necessarie per riuscire nell’impresa: onestà, fedeltà e compassione.
Dimostrerà di possederle il giovane Anand?
Anand ha dodici anni, vive a Calcutta e lavora in un chiosco di tè per aiutare la famiglia. Suo padre infatti, andato a Dubai per garantire un futuro ai figli, è misteriosamente scomparso. Anand è rimasto con la madre e la sorellina, Meera, che dopo aver assistito a un omicidio per la strada ha smesso di parlare. Un giorno vede arrivare al chiosco un vecchio vagabondo e, mosso a compassione, gli offre da bere. Non sa che è una specie di santone appartenente a una Confraternita di guaritori, partito da una valle sull’Himalaya, la Valle d’Argento, per recuperare un oggetto di fondamentale importanza: una conchiglia magica da cui dipendono le sorti dell’intera umanità. Un membro della Confraternita, Surabhanu, l’ha rubata e ora il vecchio sta tentando di riportarla al suo posto, tra le montagne. Ma la lotta l’ha indebolito e Anand dovrà aiutarlo.