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Le voci della sera
«Le voci della sera è una storia di persone che cercano
di sotterrare i pensieri, d'identificarsi soltanto nei gesti
che compiono e nelle parole che dicono e finiscono
per ritrovarsi strette in una morsa di assurdità e di dolore».
Italo Calvino
Il libro
In questo romanzo, scritto durante il soggiorno di Natalia Ginzburg a Londra e uscito per la prima volta nel 1961, è racchiuso il senso delle storie di famiglia: la presenza degli anziani e il venir su dei giovani, quel loro crescere diversi da quanto ci si sarebbe aspettato, l’allacciarsi e il mutare degli amori, delle amicizie e delle antipatie, tutte cose che l’autrice esprime con un ardore senza uguali e un’assorta caparbietà, quasi per sottrarle alla devastazione e alla perdita. Come in una lunga saga familiare i personaggi e le vicende si svelano con uno stile spoglio. Della taciturna ragazza che scrive in prima persona soffriamo le speranze e le delusioni senza una riga di commento o giudizio o introspezione. È il modo di raccontare della Ginzburg, fedele al rigore delle notazioni oggettive, attento a riportare le battute di un dialogo, la cadenza di una frase.
L’edizione è corredata da un apparato comprendente le Notizie sul testo, un’antologia della critica, una bibliografia e una cronologia della vita e delle opere.