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L’affare dell’anima e altri racconti
Il libro
Tutti i testi qui presentati o sono inediti o apparvero solo su riviste, e non entrarono a far parte delle raccolte dei racconti pubblicati, come I ventitre giorni della città di Alba oppure Un giorno di fuoco. La loro «riscoperta» si deve al paziente e complesso lavoro filologico di Maria Corti e della sua équipe, che recentemente ha curato per Einaudi, nella NUE, l’edizione critica dell’intera opera dello scrittore. Sono racconti, talora abbozzi di racconti che confluiranno poi in altre opere narrative di vario periodo, compresi comupque nell’arco che va dal ’54 al ’62-63, anno della morte di Fenoglio. Quasi sempre di ambiente langarolo, trattano alcuni temi ricorrenti nella sua letteratura: storie di povere esistenze paesane, legate al mondo della Malora, come Alla Langa, L’esattore, L’affare dell’anima; simboli che ritornano, come la morte per annegamento, ne Il Gorgo. Alla Langa fu pubblicato anonimo nel’ 54, sul «Caffè», rubrica dell’Autore velato, e attribuito ad «uno scrittore all’incirca trentenne, che ha già pubblicato due libri, commerciante, alto un metro e ottanta»; nel frammento Senza titolo, invece, narra dell’incontro tra due ex partigiani ad una ventina d’anni di distanza dalla lotta clandestina, e da alcuni elementi che caratterizzano il personaggio di Nick, traspare abbastanza chiaramente lo stesso Fenoglio. Completa infine questo volume un progetto di sceneggiatura narrativa, che documenta la varia ed intensa attività di Fenoglio negli ultimi anni; progetto di lavoro cinematografico su temi contadini, a metà strada tra l’appunto di sceneggiatura ed il frammento narrativo. Materiali preziosi che documentano il gusto per i dialoghi che Fenoglio andava affinando con lo studio della letteratura anglosassone e che meglio evidenziano il suo sotterraneo lavoro di sperimentazione e di rinnovamento.