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Scritti letterari
Il libro
Formatosi nel clima accesamente europeizzante della Milano romantica, trasferitosi nella prima metà degli anni venti a Firenze per entrare a far parte dell’equipe redazionale dell’«Antologia» del Vieusseux, Giuseppe Montani fu infatti uno degli interpreti piú intelligenti e sensibili del vasto movimento di rinnovamento intellettuale, letterario ed etico-civile che contraddistingue la cultura italiana della Restaurazione. Un attento riesame della ricca attività pubblicistica montaniana si inserisce dunque di diritto nell’ambito piú vasto del generale processo di revisione critica cui in questi anni viene sottoposta, da varie parti, la civiltà letteraria del nostro Ottocento. Una ricognizione puntuale della foltissima messe degli scritti « antologici » del Montani – compresi in un arco di tempo che dal 1822 si estende al 1832 – consente infatti di delineare un quadro esauriente del complesso panorama letterario dell’epoca, e di ricomporre, nelle sue linee tematiche ed evolutive, la prospettiva critica di uno dei protagonisti piú acuti del giornalismo letterario romantico.