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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Torna il commento puntuale alla narrazione liviana: tre libri che pongono l'accento su origine, organizzazione e decadenza della grande repubblica romana, e di ogni repubblica, intesa come ordinamento statale capace di armonizzare le tendenze e gli interessi particolaristici.
Il libro
Nell’opera, che – come osserva Chabod – sembra concentrare tutta “la cognizione delle antique e moderne cose”, Machiavelli ricerca una nuova politica, fondata su una visione consapevolmente originale del rapporto fra passato e presente. L’organizzazione complessiva dei Discorsi, apparentemente priva di un ordine, è in realtà da preservare e offrire al lettore inalterata. Per questo l’edizione a cura di Corrado Vivanti -già pubblicata nella “Biblioteca della Pleiade” nel 1997 – evita un tentativo di riordino, che permetterebbe si di cogliere alcune incongruenze, ma rischierebbe di smarrire il significato d’insieme. Il significato dei Discorsi risiede, però, nella coerenza interna dell’opera, nella sua interpretazione generale – e non solo politica – della realtà. Questo testo, infatti, piú di ogni altro, fonda la nuova visione di Machiavelli sui rapporti fra gli Stati e sulla gestione del potere nelle singole nazioni, e documenta una piu ampia e profonda comprensione dei meccanismi che governano il mondo.