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Dopo quattro anni di successo crescente, con migliaia di appassionati che non vogliono perdere un numero, era tempo di rivelare «Paginatre» anche ai comuni mortali che non vanno ogni settimana su www.clarence.com a leggersi Lia Celi. Una «Antologia personale» della prima e piú originale rubrica Internet di satira.
Il libro
Il ragionier Mambretti ha la bomba atomica, il Po viene cacciato dalla lega Nord perché non ha sommerso neanche una moschea, i reali inglesi visitano Roma convinti di trovarsi in Spagna, i passeggeri di Malpensa possono fare pipí solo a Linate, la crosta terrestre è fatta di piadina, si propone un test per appurare «quanto telefonista delle Br sei», il Wto minaccia di quotare in Borsa i ribelli di Seattle, si affittano uteri solo uso foresteria, dopo il Montenegro si ribella anche il Fernet, e via indietro fino a tutti quelli che, sulla scia dei Savoia, vogliono riprendersi l’ltalia: dagli eredi Nerone al pronipote di Hitler. La dottoressa Lia Celi ausculta i sintomi del Grande Gelo che si stende sulla nostra penisola (ma anche il resto del mondo non se la passa tanto bene) e da quattro anni sforna ogni settimana, implacabile come una massaia romagnola, «Paginatre», la satira piú intelligente e corrosiva che si possa trovare in Internet. In questo libro l’autrice presenta una «Antologia personale» della rubrica, in un montaggio a ritroso nel tempo, dall’autunno-inverno 2000 alla primavera-estate 1997, privilegiando la vena piú narrativa e fantastica. L’effetto è clamoroso: si ride, si sorride, e ci si chiede infine in quale strano buco nero del tempo e dello spazio, a cavallo della famosa Fine Secolo, siamo precipitati tutti, ogni passione spenta, in una società e una politica che sembrano bloccate per sempre in un dipinto di Hieronymus Bosch. Per Lia Celi il mondo appare sistematicamente alla rovescia, come in un teorema impazzito i cui termini vanno invertiti, per svelare l’assurdità del meccanismo. Satira «aristostelica» e geometrica, che trasforma il principio di non-contraddizione in un corpo contundente: «pino marittimo bastona piromane», appunto.