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Salam, maman
Il libro
Al piccolo Alí non basta attraversare l’infanzia da spettatore: lui vuole partecipare e sapere. Nella Teheran di Reza Pahlavi, tra posti di blocco, polizia segreta e roghi di libri proibiti, Alí cerca prima di tutto di capire i fatti fondamentali della vita. Come nascono i bambini? In quale istante esattamente inizia la primavera? Per ognuna di queste domande, Alí elabora risposte tanto strampalate quanto geniali. Ma poi il fratello maggiore Puyan viene arrestato e da quel momento in casa di Alí comincia a regnare il silenzio. La storia e la politica entrano nel suo piccolo universo spezzando l’incanto dei primi anni, ma non del tutto l’ironia dello sguardo di Alí, che continua a registrare e trasfigurare gli eventi: Teheran che scivola rapidamente verso la Rivoluzione khomeinista e, dopo il grande sogno, da una dittatura all’altra. Una storia antica e attuale, locale e universale, che racconta il germogliare di un’identità, il radicarsi negli affetti e nei luoghi, lo sradicamento e l’esilio.