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Roderick Duddle
«Se avesse potuto gettare uno sguardo anche un solo istante nella mente di quell'uomo, Roderick si sarebbe messo a correre via senza fermarsi mai... Ma tu non scapperai, mio lettore, perché sei avido di sapere, perché ti ho scelto fra tanti, e perché, appunto, sei mio».
Il libro
Roderick ha dieci anni, e tutto quello che possiede è un medaglione. Ancora non lo sa, ma quell’oggetto lo porterà piú lontano di qualsiasi nave al largo dell’oceano. Figlio di una prostituta, cresce tra furfanti e ubriaconi in una fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un’immensa fortuna, e il medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, loschi uomini di legge, suore non proprio convenzionali, tutti disposti anche ad uccidere per averlo. E cosí fugge, per terra e per mare, in un crescendo di equivoci e imprevisti rocamboleschi, tragici ed esilaranti, come ogni vita romanzesca che si rispetti. Con Roderick Duddle Michele Mari ha scritto una storia capace di rifondare il gesto stesso del narrare. Un libro travolgente, dal quale non si vorrebbe piú uscire.