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Presente
«Il presente, pensavo, è il tempo che si è rotto, l'orologio
della stazione di Bologna con l'ora ferma all'esplosione».
Andrea Bajani
***
«A volte basta un solo uomo per fare tutta la differenza
che serve».
Michela Murgia
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«Forse l'universo ha la terza elementare. Quindi,
non ha ancora fatto l'analisi logica».
Paolo Nori
***
«In questo 2011 la mia insonnia compie ventotto anni:
così giovane, e per nulla precaria».
Giorgio Vasta
Il libro
Quattro scrittori alle prese con un gioco serissimo: passandosi il testimone della nostra tragicomica esistenza nazionale – e intrecciandola al loro privato – danno vita a un impasto unico, un diario a staffetta che racconta gli aspetti piú impensati di quello che chiamiamo «presente».
Cosí, domandandosi se sia vero che i bambini amano leccare i pavimenti, scopriamo che nella lingua italiana i tempi verbali sono molti più di quelli che possiamo immaginare. E se qualcuno prova a elencare le infinite sfumature che può avere la mancanza, qualcun altro si interroga sul momento esatto in cui ha smesso di cercare di far bella figura. Intanto, fuori dalla finestra, scorrono le istantanee di un Paese che cerca la propria direzione all’interno di un mondo che cambia.
Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori e Giorgio Vasta raccontano il 2011, un anno della loro e della nostra vita. Ciascuno indaga con curiosità ogni fenomeno che vede (o sente) accadere, e ne distilla materiale narrativo incandescente. Attraverso una cronaca quotidiana, appassionata, ironica e sentimentale, un mese dopo l’altro si compone il disegno collettivo di un tempo intimo e civile. Presente diventa così un irresistibile diario pubblico che parla a e per tutti noi.