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Piccoli animali
Come si sceglie un figlio, un amante, un genitore? In questo romanzo nessuno basta a se stesso. Gli uomini e le donne vivono nascosti dietro le loro consuetudini, e si sfiorano senza toccarsi davvero mai. Le coppie che vogliono adottare un bambino non sanno che sono loro le prime a dover essere scelte. Ognuno cerca di plasmare qualcuno o qualcosa che gli somigli. E tutti, in modi diversi, vivono con la passione e il distacco di una grande guerra combattuta da soldatini di piombo.
Il libro
Ci sono Natalie e David, in America, che per adottare un bambino sono pronti a volare dall’altra parte dell’oceano, in un orfanotrofio che mette in esposizione i bambini su internet. Ci sono Annalisa e Fausto, in Italia, che invece per un’adozione devono attraversare un interminabile e umiliante percorso burocratico. C’è Andrea, che frequenta una palestra dove si predica la risurrezione dei corpi e vive in un appartamento da single che comincia a stargli stretto. Poi ci sono Laura e Carlo, che abitano la stessa casa ma vivono due mondi incompatibili. Lui non può rinunciare ai suoi wargames con gli amici, lei non riesce a stare un giorno senza Andrea.
Ma i «piccoli animali» in cerca di qualcuno che si prenda cura di loro sono ovunque in questa storia, e partendo da secoli e continenti diversi si ritrovano all’incrocio dei desideri più profondi. Stalin, padre del comunismo e della capricciosa Svetlana, a forza di attenzioni costringe la figlia prediletta a meditare la fuga. Il cadavere di Lenin riposa in un mausoleo sotto la piazza Rossa, e viene costantemente accudito dagli imbalsamatori.
Maurizio Torchio costruisce una storia in cui i legami si intrecciano e si moltiplicano all’infinito, un romanzo di idee e sentimenti che dimostra come tutti, in modi diversi, sognano di essere adottati da qualcuno.
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«Voglio una cena per soli amanti, senza l’amato. Cena di chi vuole qualcuno tutto per sé, e non riesce ad averlo.
Ma gli amanti non si organizzano. Gli amanti non si riconoscono nemmeno, quando si incontrano. Gli amanti non li sa nessuno».
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