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Nostra Signora della Necessità
Palermo, 1968. Un ragazzo arriva al giornale «L'Ora» e scopre la vita, il mestiere di cronista e il gusto eccitante della notizia, mentre parte una nuova guerra di mafia. Una scheggia di storia italiana, una narrazione-verità che segue il ritmo delle cose viste e sentite, e vive della musicalità di una città appesa al dire e al non dire, alla minaccia e all'allusione, all'abbraccio e al tradimento. In un coro di facce, personaggi, macchie di sangue, vetri frantumati, stantuffi di revolver, flash di fotografi, occhi avvetriolati che ancora compongono il quotidiano stupore di Sicilia.
Il libro
Un Venerdí Santo, al tempo della strage di viale Lazio e della sparatoria alla pescheria Impero, nella chiesa di Nostra Signora della Necessità il giudice di Corte d’appello Marcantonio Muscarà viene pubblicamente segnato a dito dal sospetto. Due «biondini» dell’«Ora», un cronista di nera e un fotografo, sono lí, a sparare flash in faccia. C’è anche la figlia di Muscarà, il cui marito, l’avvocato Guido Valguarnera, è un consigliori dei boss. Intorno a lei Sottile ricostruisce quel «teatro palermitano delle evanescenze» dove si rappresentano drammi e misteri di una borghesia che si crede al riparo da ogni contaminazione e puntualmente si ritrova, legata mani e piedi, dentro il gioco mafioso. Il ruvido, incantevole romanzo di un addio alla giovinezza.