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Tempo libero Tempo libero
Non avevo sei anni ed ero già in guerra
Una infanzia dorata è interrotta a causa della guerra. È il 1940. Subito
incominciano i bombardamenti su Torino e le città del nord.
Inizia cosí una nuova vita per la protagonista, allora bambina, costretta
a fuggire da un mondo cittadino ricco di interessi per sfollare
in un ambiente rurale.
PREMIO PANNUNZIO 2015
Il libro
Le vicende, narrate in uno stile insolito, a volte scanzonato e ironico, a volte dolente e accorato, riguardano un periodo di undici anni, dal 1934 al 1945, dal prima al dopo guerra. La bambina è coinvolta in vari eventi. Nell’estate del 1943 è a Trana dove l’esercito tedesco sta per fucilare per rappresaglia una persona alla quale è molto affezionata, e lei stessa implora il comandante tedesco di non ucciderla. Nessuno verrà fucilato, ma lei e i suoi genitori sono presi in ostaggio. Nel 1945 la Wehrmacht in rotta occupa la sua casa di sfollata. A guerra finita tornerà in città. Ma solo per assistere alla morte delle due persone che ama di piú. È il suo «Ragnarök», la morte dei suoi dèi, dopo un «gelido inverno durato tre anni». Troverà un rilevante sostegno negli scrittori del «secolo d’oro della letteratura russa»: veri maestri di vita.