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Niente caffè per Spinoza
Lei gli legge i filosofi e gli riordina la casa, lui le insegna che nei libri si possono trovare le idee giuste per riordinare anche la vita.
«Dopo aver letto questo romanzo resta la sensazione di vederci meglio, di aver capito che vita, morte, felicità non sono cose che scadono, ma cose che ci appartengono, di cui vale la pena prendersi cura ogni giorno».
Vittoria Baruffaldi, «La Stampa»
«Un romanzo che è una delizia. Un viaggio tra il congedo e la rinascita in compagnia di Pascal, Spinoza, Sant'Agostino, Epicuro. Un libro di libri che ti salvano la vita».
Luciana Littizzetto, «Cicapui»
Il libro
Quando all’ufficio di collocamento le propongono di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che ha perso la vista, Maria Vittoria accetta senza pensarci due volte. Il suo matrimonio sta in piedi «come una capannuccia fatta con gli stuzzicadenti» e tutto sembra suggerirle di essere arrivata al capolinea. Il Professore la accoglie nella sua casa e mentre lei cucina zucchine e legge per lui stralci di Pascal, Epitteto, Spinoza, Sant’Agostino, Epicuro, tra i due si crea un’armonia silenziosa e bellissima. Il Professore sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni. Perché dai libri è possibile ripartire sempre, anche quando ogni cosa intorno ci dice il contrario.