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Mania
Il libro
Sei storie e sei mondi dell’immaginario d’oggi che preme per farsi azione. È cosí che un brano di musica perduto nell’etere costituisce il movente per un omicidio senza assassino; violare la morte diventa ammissibile in virtú della seduzione del discorso; in una novella lanciata in Rete il racconto preciso e spietato di una lotta corpo a corpo travalica la finzione e diviene sperimentazione diretta del Male; una canagliesca notte napoletana precipita nella geometria senza scampo di una macchina da sepoltura; e un’antica fortezza convoca corpi in battaglia nell’epoca della pura virtualità. Mania, dunque, come demone che sconvolge la mente, come vocazione, intimazione al proprio destino, ma anche forma dei sentimenti piú radicati e misteriosi, modo estremo della conoscenza. Nella narrazione di Del Giudice la scrittura governa una storia in cui primi a essere coinvolti – a tenere il fiato sospeso – sono il narratore e il lettore, pedine della suspense, eroi del desiderio e della scommessa con se stessi.