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L’ultima acqua
«Strepitoso. Un'analisi visionaria e ultra-tempestiva di cosa significa sognare in grande e a caro prezzo. In mano a Chiara Barzini, il peccato originale di Los Angeles e delle sue acque rubate si trasforma in una feroce parabola sulle illusioni e sui limiti, sui desideri sfrenati e sulle loro conseguenze per il pianeta. Ecco cosa significa vivere alla fine di un impero. Un libro indimenticabile».
Olivia Laing
«Da conturbante a metafisica, la "natura" di Los Angeles è diventata sempre piú politica. Con i suoi movimenti di sponda, Chiara Barzini evoca le infinite profezie di una città».
Claudia Durastanti
«On the road e rêverie. Questa è la California, dove ogni sogno nascente può svanire in un arido miraggio nel momento stesso in cui si schiude. Chiara Barzini si destreggia con maestria in un viaggio meraviglioso e rivelatore».
Geoff Dyer
Il libro
Durante il tour di presentazione per il suo primo romanzo, Chiara Barzini riceve da un amico un pacco misterioso. Tornata a casa, scopre che si tratta di un libro raro: il manuale originale usato per la costruzione dell’acquedotto di Los Angeles del 1913, autografato dall’ingegnere William Mulholland. Quando un famoso regista di Hollywood si dichiara interessato a trarre un film dal suo romanzo, il manuale diventa per lei un talismano, un oracolo sulle sorti creative sue e di un luogo amato. Del resto, attraverso quel capolavoro di ingegneria, William Mulholland ha reso possibile l’impossibile, facendo sgorgare l’acqua nel deserto, inventando per un secolo l’immagine di Los Angeles. Di fronte al rischio che il film non si faccia per problemi di produzione, Chiara Barzini decide di volare negli Stati Uniti per parlare di persona con il Regista. Prima di andare all’appuntamento, però, intraprende un viaggio propiziatorio al Salton Sea, il piú grande lago californiano diventato un emblema del disastro ecologico, e poi lungo il monumentale acquedotto di Los Angeles. Non è un’impresa solitaria. Fin dall’inizio la sostengono i consigli di scrittori audaci come Gay Talese e Mike Davis, e da un certo punto in poi la raggiungono due amiche di vecchia data, Kate e Ruby. Ripercorrere il cammino dell’acqua, ormai ridotta a un filo, è un modo per cercare di comprendere la parte piú sfuggente e misteriosa della città, ma anche di se stessa, e affrontare il lutto per la fine di un’epoca che non credevamo sarebbe mai arrivata. Un po’ alla volta questo viaggio on the road ai confini dell’Impero americano diventa l’occasione per far decantare i propri sogni, liberandoli dalle illusioni ma non dalla loro forza propulsiva. E allo stesso tempo per guardare con occhio lucido ma ancora in parte incantato una terra piena di fascino e di contraddizioni, una terra ora minacciata dalle fiamme.
«Un viaggio straordinario e originale attraverso le acque imprevedibili di un Occidente in via di estinzione, pieno di sorprese, umorismo e grinta. Chiara Barzini fa un lavoro impeccabile nel tracciare parallelismi tra il declino dell’Impero americano e la fine dell’antica Roma».
Gay Talese