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Lorenzo e Cecilia
La riproposta e il seguito di In capo al mondo: alla storia di Lorenzo, violoncellista che sogna di suonare in India di fronte agli animali della foresta, segue qui la storia della moglie Cecilia, che alla morte del marito ne eredita il colloquio con le presenze soprannaturali che regolano e sregolano la vita degli uomini.
Il libro
In capo al mondo, uscito nei “Nuovi coralli” nel 1990, racconta la storia di Lorenzo, musicista sognatore capace di entrare in comunicazione con uomini e animali, con le stelle e con gli angeli. Viaggiatore inquieto alla ricerca del suo destino, due volte troverà l’armonia piu piena: nel concerto agli animali in India e nel momento del trapasso, quando si riunisce a tutti i violoncellisti saliti in cielo a suonare lo Stabat Mater di Boccherini. Cecilia, a cui Scabia ha dedicato il seguito di quel primo racconto, è la seconda moglie di Lorenzo. Con un carattere per molti versi opposto (paurosa dei viaggi, dell’acqua e degli animali, radicata nei luoghi e nella lingua materna) condivide col marito il dialogo con strane e buffe presenze che si annunciano sempre sotto forma di persone comuni, e al marito sopravvive per molti anni. Lavorando come bibliotecaria all’università di Padova, dove si fanno gli studi su una grande diga, la sua storia si incrocia con quella di una tragedia. E la stessa tracotanza dell’uomo nei confronti della natura Cecilia la vive nelle trasformazioni della laguna di Venezia e nello svuotamento dei colli veneti per il proliferare delle cave di pietra. A differenza degli uomini che la circondano, Cecilia sente con intensità il suo essere parte di un tutto. E anche lei al termine del libro avrà come Lorenzo la sua spettacolare ascensione e finalmente supererà la sua atavica paura dell’acqua, della vita e della morte.