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Lo spagnolo senza sforzo

Copertina del libro Lo spagnolo senza sforzo di Gabriele Pedullà
Lo spagnolo senza sforzo
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I protagonisti di questi cinque racconti vivono parlando, come tutti noi: usano le parole per giocare, per ferire, per sedurre, per spiegare, per confondere. E a volte non si accorgono che quelle stesse parole finiscono per «usare» loro, portandoli dove non sapevano di voler andare.

2010
eBook
pp. 192
€ 7,99
ISBN 9788858403037

Il libro

La lingua segreta degli amanti possiede una grammatica tutta sua, che ha ben poco a che fare con le parole. Ma in fondo ogni legame ha un suo codice di gesti intimi perché condivisi, e ci costringe a inventare un nuovo linguaggio.
Imparare a vedere con le mani da un’amica cieca, insegnare a un’enigmatica turista tedesca un italiano che funziona soltanto sotto le coperte, apprendere lo spagnolo senza sforzo ma con notevoli imprevisti…
I protagonisti di questi cinque racconti vivono parlando, come tutti noi: usano le parole per giocare, per ferire, per sedurre, per spiegare, per confondere. E a volte non si accorgono che quelle stesse parole finiscono per «usare» loro, portandoli dove non sapevano di voler andare.

Cinque racconti che sono innanzitutto una fenomenologia dell’amore. L’amore che si rivela inaspettato, quello che si fa giocando insieme, quello che si conquista nascondendosi dietro alle parole, quello che si consuma e si reinventa calandosi letteralmente nei panni altrui. Ma siccome ogni storia impone che ci si metta in gioco, e non c’è gioco che non sia pericoloso, ciascuno di noi dispone di un armamentario di difese per non lasciare che gli altri penetrino troppo facilmente nella nostra esistenza.
Sono barriere linguistiche, reali o metaforiche, che frapponiamo come ostacoli ma spesso aprono nuove strade. Sono anche esercizi intorno a una mancanza, esorcismi per non dire il vuoto che ci spaventa portarci dentro.
Miranda per esempio con gli occhi non ci vede, ma scorge con le mani colori e forme davvero imprevedibili: un giro per vetrine in sua compagnia può diventare un’avventura rischiosa ed eccitante.
E quando Lele incontra Ulla, durante un’indolente vacanza a Stromboli, la trova fascinosa come una ninfa dei boschi, lievemente altera e irrimediabilmente tedesca: tra giochi erotici e giochi di parole, il non capirsi sarà soltanto un’altra forma del desiderio.
Mentre Mara e Michele, una passione per i viaggi e per Polanski, niente figli e molti anni di vita in comune, credono di aver trovato la formula del matrimonio perfetto: fino a quando all’aeroporto non ritirano la valigia sbagliata…
O forse sono cinque racconti fantastici, in cui la sola traccia di soprannaturale sta nella capacità di raccontare i segni magici, le piccole possessioni diaboliche, il potere di creare le cose semplicemente nominandole: la scrittura di Gabriele Pedullà procede nitida ed esatta come un’arma a orologeria, la cui crescente tensione stilistica accompagna il lettore, per piccoli smottamenti, direttamente sul precipizio.

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