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La ferocia
Il libro
Clara è magnetica. Illumina le stanze in cui entra o le oscura, a seconda della tempesta che l’accompagna. L’ultima volta che l’hanno vista viva, camminava nuda e coperta di sangue nel centro esatto della statale Bari-Taranto. Questa è la storia di due giovinezze, una famiglia, una città, delle colpe dei padri annidate nella debolezza dei figli, di un mondo dove il denaro può aggiustare ogni cosa fino all’attimo preciso in cui è già troppo tardi. Al centro c’è un corpo di donna chiuso nello sguardo di tutti quelli che hanno creduto di poterlo possedere, e intorno l’abissale cruenta vanità del potere. Utilizzando un ritmo serrato e una galleria di personaggi che spostano continuamente il cuore dell’azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo e ci avviluppa in un labirinto di emozioni, segreti e scoperte, che tiene il lettore inchiodato fino all’ultima pagina.
«Ogni tanto ci chiediamo: a quando un grande romanzo italiano? Beh, potremmo cominciare da La ferocia».
Giancarlo De Cataldo
«Fa pensare a Le correzioni di Franzen».
Paolo Di Paolo
«Un bisturi che incide la carne».
Paolo Mauri