-
Antropologia e religione Antropologia e religione
-
Arte e musica Arte e musica
-
Classici Classici
-
Critica letteraria e linguistica Critica letteraria e linguistica
-
Filosofia Filosofia
-
Graphic novel Graphic novel
-
Narrativa italiana Narrativa italiana
-
Narrativa straniera Narrativa straniera
-
Poesia e teatro Poesia e teatro
-
Problemi contemporanei Problemi contemporanei
-
Psicologia Psicologia
-
Scienze Scienze
-
Scienze sociali Scienze sociali
-
Storia Storia
-
Tempo libero Tempo libero
appuntamenti
-
3 dicembre 2024
Melania G. Mazzucco
Firenze - L'autrice presenta il suo nuovo libro Silenzio, alle ore 18.30 presso la Giunti Odeon Libreria e Cinema. In dialogo con Wlodek Goldkorn. Modera Gabriele Ametrano.
-
9 dicembre 2024
Melania G. Mazzucco
Roma - L'autrice presenta il suo nuovo libro Silenzio, alle ore 18.30 presso la Casa del Cinema (largo Marcello Mastroianni, 1). In dialogo con Annalena Benini.
-
12 dicembre 2024
Melania G. Mazzucco
Torino - L'autrice presenta il suo nuovo libro Silenzio, alle ore 18.30 presso la Scuola Holden (piazza Borgo Dora, 49). In dialogo con Antonella Lattanzi e Stefano Boni, in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria su https://scuolaholden.it/mazzucco/.
-
17 dicembre 2024
Melania G. Mazzucco
Bologna - L'autrice presenta il suo nuovo libro Silenzio, alle ore 18 presso il Cinema Modernissimo (piazza Re Enzo, 3). In dialogo con Marco Antonio Bazzocchi.
La camera di Baltus
«Ogni linea che incide sul foglio gli sembra un passo verso di lei: e alla fine, quando appoggia la punta d'argento e chiude la boccetta dell'inchiostro, e lei si abbandona sfinita sullo scanno e chiude gli occhi, lui sorride - perché sa di averla, oggi, posseduta».
Il libro
Romanzo a incastro, La camera di Baltus intreccia in un perfetto moltiplicarsi di specchi tre storie che si assomigliano pericolosamente, legate da un misterioso filo che attraversa i secoli: quella di Maestro Enrico, pittore della fine del Quattrocento, autore degli affreschi della camera che dà il titolo al romanzo, sulla torre del castello di Bastia del Garbo; quella di Baltus, ufficiale napoleonico dal fascino stendhaliano, che vive le sue ultime ore proprio nella camera della torre che da lui prende il nome; quella, infine, di Arsenio Ventura, il critico contemporaneo chiamato a dare un giudizio sugli affreschi ormai corrosi, ma bellissimi ed enigmatici, che alla luce di una lampada si rianimano e si trasformano in un racconto di amore e guerra, donne e uomini, libertà e solitudine. È cosí che prende vita un viaggio iniziatico nel tempo e nello spazio, dove passato e presente si contrappongono in un gioco combinatorio di grande ricchezza metaforica e varietà stilistica.