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Inseparabile
Un bambino -vero tiglio del secolo - denuncia la fatuità della crisi esistenziale di una coppia unita dal matrimonio: quella dei genitori. Un romanzo pervaso dal turbamento di una crisi epocale, uno dei libri piú forti e affascinanti di Lalla Romano.
Il libro
“Inseparabile mette a fuoco una crisi che investe la fiducia stessa nel futuro, quale ogni generazione cerca di costruirselo trasmettendo ai discendenti un retaggio da cui non prescindere. Tra padri e figli si è aperto oggi un varco di incomunicabilità totale. Nondimeno questo romanzo alimenta la speranza di un domani” in cui gli affetti sappiano darsi norme di intesa piú genuinamente acconsentite. Nel libro, questa riaffermazione di fede nell’esistenza si rapprende attorno alla figura del piccolo Emiliano: un bimbo, definito “inseparabile” appunto perché fattore e garante di saldatura nell’avvicendarsi delle generazioni. Il ritratto ha una carica emblematica, in quanto la nonna – l’io narrante – vede nel nipotino la rivelazione d’una creaturalità già pensosa ma soccorsa da una grazia infallibile, portatrice d’una verità umana irresistibile e adorabile. Nel suo andamento lineare, scandito per paragrafi essenziali, Inseparabile ha un fascino romanzesco singolare, fondato proprio sulla rinuncia a costringere gli sviluppi della vicenda entro categorie di giudizio prestabilite. In effetti Lalla Romano evita di dare al libro alcuna conclusione definitiva: il turbamento che lo pervade deve protrarsi oltre il suo termine. Solo appi glio di sicurezza, resta l’ averne dato testimonianza nelle forme piú limpide della rimemorazione letteraria”.